15/12/2021-STATO DI EMERGENZA FINO AL 31 MARZO 2022

Lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 marzo 2022. Nel Consiglio dei Ministri di ieri 14 dicembre è stato emesso il decreto, che porta in sè la proroga di restrizioni e regole che, ormai, conosciamo da tempo. Nel pieno della quarta ondata pandemica il Premier Draghi cerca di anticipare la corsa del virus. Gli 11 articoli del decreto vanno dai criteri che stabiliscono quando e come una regione debba passare da zona bianca a gialla, arancione o rossa, a quelli sull’uso del green pass, fino alla possibilità che venga decretato un nuovo lockdown o che vengano limitati gli spostamenti. Prevista anche la proroga dello smart working per i lavoratori fragili, e I congedi parentali al 50%.

Le proroghe nel dettaglio.

  • Lo stato di emergenza è prorogato al 31 marzo 2022 e questo consente di accelerare l’attuazione delle misure urgenti per la crisi sanitaria.

  • Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza, valida fino al 31 gennaio, che prevede l’obbligo di possesso del tampone negativo per chi arriva dai Paesi dell’UE ed Extra UE. Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista una quarantena di 5 giorni.

  • La campagna di vaccinazione è sempre al centro della lotta alla pandemia e per il 2022 vengono stanziati 6 milioni “per la realizzazione e l’allestimento, da parte del ministero della Difesa” di un’infrastruttura in un’area militare per “lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”.

  • Sono prorogati al 31 marzo sia i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid sia la possibilità di smart working per i lavoratori fragili (con patologie che saranno definite in seguito).

  • I test antigenici rapidi restano a prezzi calmierati o gratuiti per alcune categorie –

  • Detenuti: prorogate le norme sulle licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà, sulla detenzione domiciliare e sulla durata straordinaria dei permessi premio.

  • Confermate le misure che hanno facilitato l’ingresso o la permanenza nei presidi sanitari dei laureati o dei dirigenti in vista della pensione.

  • Confermate le misure sulla profilassi del personale di polizia, delle Forze armate e dei vigili del fuoco, per I quali da oggi è introdotto l’obbligo vaccinale, insieme al personale scolastico.

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