29/11/2021 – NASPI, DIS-COLL E CONTRATTI A TERMINE IN…

 

Con il messaggio n. 4079 l’INPS fornisce le indicazioni riguardo la misura prevista dal decreto Rilancio per il 2020 e rinnovata dal decreto Sostegni bis anche per il 2021, in base alla quale i lavoratori percettori di Naspi o Dis-Coll potranno stipulare contratti di lavoro a termine in agricoltura fino al 31 dicembre 2021, scadenza strettamente connessa a quella dello stato d’emergenza Covid-19, senza il rischio di dover sospendere o revocare la percezione dell’assegno di disoccupazione.

La misura, però, prevede due condizioni, relativamente al reddito annuo percepibile e al numero massimo di giornate di lavoro effettivamente svolto, che non dovranno superare i 30 giorni, rinnovabili di altre 30, e che dovranno essere rese note con apposita comunicazione all’INPS mediante il modello Naspi-Com.

LIMITI DI REDDITO E DURATA

I percettori di Naspi, Dis-Coll, così come del reddito di cittadinanza e della cassa integrazione Covid a zero ore, possono stipulare fino a fine anno contratti di lavoro a termine fino a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, con limite di reddito annuo pari a 2.000 euro.

Il decreto Rilancio n. 34/2020, all’articolo 94, ha previsto la possibilità per i lavoratori in disoccupazione di poter lavorare per brevi periodi nel settore agricolo, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici riconosciuti.

Le condizioni da rispettare sono due:

  • le giornate di lavoro effettivo non devono essere superiori a 30, rinnovabili per ulteriori 30 giorni. Ai fini del calcolo non si considera la durata in sé del contratto di lavoro, bensì le giornate di lavoro effettivo;

  • il reddito annuo percepito da tale attività non deve superare I 2.000 euro.

Il decreto Sostegni bis ha prorogato la possibilità per i lavoratori in disoccupazione di lavorare a tempo determinato in agricoltura fino alla fine dello stato d’emergenza Covid-19, fissato al 31 dicembre 2021. Una scadenza che sarà prorogata in caso di prolungamento della durata della situazione emergenziale.

Monitorare la durata dei contratti di lavoro e altresì l’importo del reddito percepito dall’attività svolta è fondamentale per evitare la sospensione dell’indennità di disoccupazione, nonché le ipotesi di decadenza dalla Naspi e dalla Dis-Coll. In ogni caso, il messaggio INPS specifica che cumulo, sospensione e decadenza si applicheranno solo per il reddito che eccede il limite di 2.000 euro e per i periodi di lavoro superiori ai 30+30 giorni.

Infine, l’INPS evidenzia che i contributi versati per lo svolgimento delle prestazioni di lavoro agricolo saranno considerati ai fini di eventuali future prestazioni di disoccupazione. Il lavoro agricolo a termine consentirà quindi di maturare contributi utili ai fini del riconoscimento di una nuova Naspi, così come per il calcolo della durata della prestazione riconosciuta.

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