10/09/2021- NUOVO DECRETO CHE ESTENDE L’OBBLIGO DEL GREEN PASS

Il Consiglio dei Ministri di ieri è stato convocato per ampliare l’obbligo di possesso del certificato verde per i lavoratori di mense e pulizie che operano negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nelle Rsa e negli ospedali., estendendo l’obbligo anche ai genitori che devono acceder e agli istituti scolastici. Per ora le valutazioni sui lavoratori della pubblica amministrazione e del settore privato è rimandato.

Per il momento l’estensione della misura non è stata prevista anche per i gestori e personale di bar e ristoranti, palestre e piscine, dipendenti di cinema e teatri: cioè tutti quei settori dove il green pass è obbligatorio per i clienti.

Ecco le nuove regole. 

SCUOLA E UNIVERSITA’

Per l’accesso alle strutture scolastiche sarà necessario avere il green pass sia per il personale scolastico, ma anche i dipendenti delle ditte esterne (pulizie, mense, manutenzione) e i genitori che entrano negli istituti per accompagnare o riprender ei figli, nonché per partecipare alle riunioni o incontrare gli insegnanti.

Nel decreto è specificato che sono esentati «i bambini, gli alunni, gli studenti e i frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori».

Stessa regola vale per gli atenei e dunque deve avere il green pass «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché alle altre istituzioni di alta formazione collegate alle università».

Il dirigente scolastico e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative e formative hanno il compito di controllare il possesso del Green Pass da parte del lavoratore. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.

I lavoratori esterni e i genitori che non hanno il green pass rischiano la multa da 400 a 1.000 euro.
Per il personale la mancanza di green pass è considerata invece «assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro viene sospeso, e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso».

RSA: OBBLIGO VACCINALE

Le nuove norme in vigore dal 10 ottobre si applicano a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie (RSA, strutture per anziani, ecc.).  Non solo per medici e infermieri dunque.

Sono tenuti ad assicurare il rispetto dell’obbligo vaccinale i responsabili delle strutture e i datori di lavori dei soggetti che a qualunque titolo svolgono attività lavorativa sulla base di contratti esterni. Le modalità di verifica dell’adempimento dell’obbligo saranno definite con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato con il Ministro della salute, sentito il Garante per la protezione dei dati personali. Le misure del decreto per il personale del mondo scolastico, universitario e socio assistenziale non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

Le nuove norme entrano in vigore dal 10 ottobre e saranno efficaci fino al 31 dicembre prossimo, termine di cessazione dello stato di emergenza, e applicano l’obbligo vaccinale nelle strutture residenziali, socio-assistenziali e sociosanitarie.

SANZIONI E SOSPENSIONI

Nel decreto si legge che «agli esercenti le professioni sanitarie e agli operatori di interesse sanitario nonché ai lavoratori dipendenti delle Rsa si applicano le sanzioni e la sospensione della prestazione lavorativa, comporta che non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento e mantiene efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021».

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