19/11/2021 – ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: POSTICIPATO A…
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo attuativo dell’assegno unico per i figli che entrerà a regime da marzo 2022. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti delle Camere prima del “lasciapassare” definitivo. La nuova misura andrà ad inglobare tutti i vari benefici dello stesso tipo già esistenti (tra le quali detrazioni per figli a carico e anf). Il sussidio economico verrà erogato in favore di chi ha figli, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età.
ASSEGNO UNICO: ISEE E IMPORTI
L’assegno unico è un’erogazione mensile fino a 175 euro, che scenderà a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni. L’importo pieno andrà a chi ha un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 15mila euro. Per chi ha redditi superiori, l’assegno scenderà progressivamente, fino al minimo di 50 euro (25 per i figli maggiorenni) per Isee oltre 40mila o per chi non presenta la dichiarazione. Sono previste maggiorazioni in caso di figli disabili, giovani madri e famiglie numerose. Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, inoltre, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro di Isee. Nel novero delle tutele entrano poi le giovani madri fino a 21 anni, che riceveranno 20 euro al mese in più. Per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.
ASSEGNO UNICO: LA DOMANDA
Per avere l’assegno unico però bisogna fare domanda all’ INPS e servirà avere l’Isee. Se non si vuole fare l’Isee, basterà un’autodichiarazione nella domanda da presentare all’Inps. Ma a quel punto si riceverà sul proprio conto corrente la cifra minima possibile: 50 euro al mese a figlio, anziché al massimo 175 euro. Nessuna famiglia, dunque, resterà fuori dal contributo: l’importante sarà presentare domanda a partire da gennaio 2022 e chi non vorrà farsi “fotografare” dall’Isee potrà comunque godere dell’importo minimo che viene attribuito oltre i 40mila euro di Isee.
I nuclei beneficiari sono 7,5 milioni. Di questi 400 mila lavoratori dipendenti prenderanno meno rispetto ad ora nel passaggio dalle attuali detrazioni e assegni al nuovo sostegno. La clausola prevista all’articolo 5 del decreto riuscirà a riassorbire le perdite di metà di questi 400 mila. Per gli altri si tratterebbe di rinunce irrisorie.
L’assegno unico per i figli costa a regime 19,6 miliardi all’anno di cui 6,8 miliardi derivanti dal taglio di misure esistenti come bonus bebè, bonus mamma, detrazioni e assegni familiari.
ASSEGNO UNICO: LE SCADENZE
L’assegno unico sarà in vigore dal mese di marzo a febbraio dell’anno successivo e le famiglie avranno due mesi di tempo nel 2022 (gennaio e febbraio) per ottenere l’Isee aggiornato in corso di validità su cui definire gli importi. C’è tempo fino a giugno 2022 per fare domanda senza perdere gli arretrati dal mese di marzo. La domanda all’Inps potrà essere inviata dal 1° gennaio 2022 utilizzando il canale web o attraverso Caf e patronati.