14/07/2022 – Spese d’affitto detraibili nel 730
Con il 730 è possibile detrarre le spese d’affitto sostenute, ma solo per gli immobili adibiti ad abitazione principale. Ci sono cinque casistiche che si differenziano in base ai soggetti che la richiedono e in base al reddito percepito nell’anno.
Se il contratto è intestato a più soggetti, ciascuno può beneficiare della detrazione detta “pro quota” cioè in base alla quota del contratto intestata, considerando il reddito totale.
Nella prima casistica rientrano gli inquilini a basso reddito, a loro spetterà una detrazione di:
- 300 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;
- 150 euro se il reddito supera 15.493,71 euro ma non 30.987,41;
- Se supera anche l’importo di 30.987,41 euro, non gli spetterà alcuna detrazione.
La seconda casistica riguarda quei contratti di locazione stipulati sulla base di accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori, chiamato anche “canone convenzionato o concordato”. In questo caso la detrazione sarà di:
- 495,80 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;
- 247,90 euro se il reddito supera 15.493,71 euro ma non 30.987,41.
Nella terza casistica rientrano i giovani che vivono in affitto. Fino al 31 dicembre 2021 facevano parte di questa categoria i giovani compresi tra i 20 e i 30 anni di età. Era prevista una detrazione di 991,60 euro purché non fosse superato il reddito di 15.493,71.
Dal 1° gennaio 2022 (quindi valido per le dichiarazioni del 2023) sono stati aggiornati i requisiti per beneficiare di questa detrazione.
- L’età dei giovani inquilini è stata estesa a 31 anni;
- Viene applicata anche per l’affitto di una sola parte della casa;
- È valida per i primi quattro anni del contratto;
- Consiste in un importo pari a 991,60 euro. Se il 20% del canone annuo è superiore a 991,60 euro, l’inquilino potrà detrarre questo 20%, fino ad un massimo di 2000 euro;
- il reddito non deve essere superiore a 493,71.
Nella quarta casistica troviamo coloro che hanno trasferito o trasferiranno la propria residenza nel comune di lavoro, o in quelli limitrofi nei tre anni precedenti a quello della richiesta della detrazione. La detrazione consisterà in un importo di:
- 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
- 495,80 euro se il reddito è compreso tra i 15.492,72 e i 30.987,41
L’ultima casistica riguarda quei contratti di locazione stipulati da studenti universitari che frequentano facoltà, al di fuori dal comune di residenza.
La detrazione sarà pari al 19% e l’importo non potrà essere superiore a 2.633 euro. Gli immobili della locazione dovranno trovarsi però nel comune della facoltà frequentata, e distanti almeno 100 km dal comune di residenza.